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Il business delle energie rinnovabili in Ucraina:

fotovoltaico, eolico, idroelettrico e biomasse.

Le fasi in cui lo Studio offre consulenza in Ucraina in ambito di quanto in discorso:

1) individuazione dell'appalto, del terreno o lotto che l'azienda straniera in Ucraina intende aggiudicarsi a mezzo di segnalazione della società stessa o tramite ricerca di mercato da parte dello Studio;

2) Due Diligence. E' fondamentale avere un quadro chiaro delle parti e se vi sono rischi sottesi all'affare;

3) avvio contatti e trattativa;

4) proposta di contratto. In questo caso, qualora il contratto per il suo importo o specificità sia si elevato valore o richieda variegate maestranze, è opportuno realizzare in Ucraina una "AI" (associazione di imprese) oppure, realizzarla in Italia e trasferirla in Ucraina;

5) contratto di appalto bilingue, sottoscritto da un avvocato abilitato in un foro italiano ed uno in Ucraina e registrato da notaio. Lo Studio essendo abilitato in ambo gli Stati è in grado di coadiuvare una parte o entrambe;

6) registrazione della società o "AI" in Ucraina per i lavori la cui durata presunta è superiore a tre mesi, con apertura di un conto corrente bancario, e la tenuta della contabilità in Ucraina;

7) supporto in ogni ambito avanti la "commissione centrale dell'Ucraina".

Va rimarcato che lo Studio in questo è riconosciuto leader del settore. 

Solo nel 2019, il paese completerà l’istallazione di 86 impianti utility. Se tutti saranno allacciati in rete, verranno aggiunti 488MW alla potenza fotovoltaica installata nell’est Europa. Le continue problematiche ambientali ed incremento dei costi delle fonti energetiche quali petrolio e gas stanno spingendo la politica energetica ucraina alla diversificazione energetica, attraverso investimenti massicci nel programma sulle energie rinnovabili; l’Ucraina sta rendendo indipendente il proprio fabbisogno energetico e rendere il proprio mercato energetico nazionale più affidabile. Il piano di sviluppo 2018/2017, prevede la totale indipendenza economica dell’Ucraina dal punto di vista energetico e, questo, può avvenire esclusivamente con le energie rinnovabili.
L’annuncio di convertire la superficie colpita dal disastro di Chernobyl in un impianto di 1000MW è divenuta la scintilla per lo sviluppo delle rinnovabili: investitori internazionali provenienti da Stati Uniti d’America, Canada, Cina e Germania si sono interessati al progetto e al mercato ucraino. Al momento l’Ucraina ha un sistema di tariffe incentivante che remunera in 0,1599€/kWh l’energia prodotta da impianti allacciati nel 2016, €0,1502/kWh per impianti connessi tra il 2017 e 2019. Alla realizzazione degli investimenti iniziati nel 2017, l’Ucraina potrà superare la barriera del GW. Secondo l’IRENA (International Renewable Energy Agency), l’Ucraina potrebbe produrre il 21,8% del proprio fabbisogno grazie alle energie rinnovabili. Attraverso la promozione di investimenti in tecnologie ad alta efficienza energetica, il programma sosterrà l’Ucraina nel graduale processo di riduzione del fabbisogno energetico complessivo e nella diffusione di progetti per l’estensione della tutela ambientale. Tale progettazione programmatica è la naturale prosecuzione del Programma ucraino di efficienza energetica (Ukrainian Energy Efficiency Programme, UKEEP), che nel periodo 2007-2013 ha finanziato 77 progetti di efficienza energetica, in tutto il Paese, attraverso cinque intermediari finanziari. Raiffeisen Bank Aval, partner finanziario della Bers in Ucraina, è stata la prima banca ad aderire al nuovo “programma quadro”.

Energia eolica.

L’intenzione che anima il piano energetico ucraino è quello di implementare la quota di energia fornita dall’eolico portandola a 2.28 GW entro il 2020. Per comprendere a fondo le dimensioni del piano, basti focalizzare l’attenzione sull’analisi che si tratterebbe di una crescita del 500% rispetto agli attuali 410 MW su cui può contare l’Ucraina. Il più grande potenziale energetico eolico è ubicato nelle grandi aree adiacenti al Mar Nero e al Mar Azov, nella zona dei Carpazi, dei Transcarpazi e dei Carpazi inferiori. Non solo eolico, però, visto che il piano energetico di Kiev punta con decisione su tutte le fonti rinnovabili, in modo da far dipendere sempre meno il paese dalle forniture estere.  Gli investimenti necessari a completare l’ambizioso piano energetico è di quattro miliardi di euro. Al raggiungimento per l’Ucraina dell’11% di energia rinnovabile nel mix energetico del 2020, si abbatterà il consumo di gas naturale del 50%.

Energia idroelettrica.

Nel paese tale risorsa è fondamentale: conta la presenza di sei grandi centrali idroelettriche ubicate sul fiume Dnieper e la presenza di 55 unità di dimensioni meno considerevoli ubicati su altri fiumi. Il potenziale idrico in totale è stimato a più di 20 TWh.

Energia solare.

I fattori di attrattività per gli investitori stranieri e nazionali potrebbero incrementarsi proprio nell’ultimo corso del 2017. Quasi ogni settimana ci sono nuovi progetti e contratti, riguardanti impianti ad energia solare da costruire che attirano investimenti stranieri.

I vantaggi offerti dal fotovoltaico nell’Ucraina.

Sono tre i fattori essenziali: le “tariffe verdi”, la posizione geografica estremamente favorevole e il tasso di rendimento interno, il tasso IRR.

Lo Stato ucraino è tra i pochi paesi europei ad operare attraverso le “tariffe verdi”, ovvero, acquista tutta l’energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici. Tale impegno risulta costante almeno fino all’anno 2030. Essenziale, quando analizziamo il piano delle “tariffe verdi”, è considerare che il programma è collegato alla moneta europea. Le “tariffe verdi” sono stabilite in Euro e ciò rende estremamente interessante puntare su tale progettualità. In Ucraina, la legislazione non prevede il pagamento di dazi doganali e l’esenzione dell’IVA sulle attrezzature importate per la produzione di energia rinnovabile. L’Ucraina è geograficamente ubicata in una zona climatica molto favorevole agli investimenti in energia fotovoltaica. La latitudine del paese permette molti giorni “solari” tra l’inizio della primavera e fino al tardo autunno. Secondo il “calcolo di irraggiamento”, la quantità di radiazione solare per unità di superficie, l’Ucraina supera abbondantemente la nazione riconosciuta leader in Europa per l’energia solare: la Germania. L’attuale “tasso tariffario verde” combinato al costo sempre più decrescente, grazie alla ricerca scientifica e tecnologica, degli impianti fotovoltaici fornisce occasioni interessanti per gli investitori esteri.

 Nel paese chi decide di investire in energia solare riceve il contributo di vantaggiosi prestiti bancari che forniscono un tasso di rendimento interno che supera il 20%, un valore medio molto alto se confrontato, ad esempio, con gli Stati Uniti o con l’Europa occidentale, ove il tasso si ferma ad un massimo del 10%.

Gli investimenti totali nelle energie rinnovabili a livello mondiale ammontavano, nel 2016, a 313 miliardi di dollari, quasi il 20% della spesa totale in energia del 2015; le energie rinnovabili rappresentano così ora la più grande fonte di investimento energetico. Le istituzioni ucraine sono decise nel pubblicizzare il programma di “tariffe verdi” come metodo per stimolare la produzione e l’investimento in energia alternativa, in particolare quella fotovoltaica.

Biomasse e biogas.

Secondo l'Energy Industry Research Center, biomasse e biogas sono tra le forme più promettenti di energia rinnovabile per l'Ucraina e può contribuire a sostituire il gas naturale utilizzato dalle 24.000 caldaie della nazione.

Vadym Glamazdin, amministratore delegato del Center, ha spiegato che l'Ucraina è alla ricerca di partnership strategiche con aziende specie europee, anche se non si sono ancora individuati i potenziali partner. 

Tutto per affrancarsi da quei 115 milioni di metri cubi che l'Ucraina ha importato con pagamenti anticipati per le forniture.

In Ucraina la stabilità economica energetica si collega anche alle rivendicazioni di carattere ecologista.

Con la trasformazione dell’energia ucraina in energia verde si promuoveranno inoltre progetti per agevolare l’azione delle piccole e medie imprese, si creeranno nuovi posti di lavoro, verrà affrontato il problema dello smaltimento dei rifiuti. L’energia “pulita” potrebbe cambiare il volto dell’Ucraina e attirare numerosi investitori nel paese generando numerose opportunità anche per le imprese italiane.

Lo Studio vanta una comprovata ed approfondita esperienza negli ambiti  in tema di business ed appalti per la realizzazione e manutenzione di centrali per energia alternativa in Ucraina; ha prestato assistenza e consulenza nel 2018 per nove progetti per la realizzazione o trasformazioni e manutenzione di centrali ad energia rinnovabile. All'occorrenza lo Studio è in grado di assistere il cliente comunitario e di Common law, chiavi in mano, in merito ad appalti di qualsiasi settore, anche con l'ausilio della ricerca di strumenti finanziari di compartecipazione quali finanziamenti, credito e contributi, ricerca di soci o formazioni di associazione di imprese.

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